Lo scorso Gennaio 2014 inviavamo ai parrocchiani e, a tutti i residenti del quartiere di Santa Maria Vetere, una brochure informativa con la quale si informava dell’imminente avvio di un anno tutto particolare, un “Anno Giubilare parrocchiale”. Un anno dedicato alla Celebrazione dei 70 anni di vita pastorale della nostra parrocchia, un anno segnato da tanti eventi e manifestazioni,  ma soprattutto un anno durante il quale si è focalizzata l’attenzione alla Conversione, poiché celebrare il Giubileo significa anzitutto convertirsi.

Abbiamo avuto la gioia di avere fra noi il 1 Febbraio 2014 il nostro Vescovo Mons. Raffaele Calabro insieme a tutti i religiosi e religiose della nostra Diocesi che hanno celebrato la giornata dei Consacrati, mentre il giorno 2 Febbraio una partecipata Celebrazione Eucaristica ha voluto ricordare il giorno in cui nel lontano 1944 Mons.  Giuseppe di Donna firmava il decreto di erezione della parrocchia.

Lo slogan che ci ha guidato lungo questo cammino è tratto dal salmo 122 “Per una città salda e compatta”, un’ espressione, con cui Davide descrive Gerusalemme: essa diventa un luogo – simbolo universale, perché si tratta di una città, di un luogo di incontro, un luogo di relazioni molteplici, dove i diversi si ritrovano. Quindi l’ umanità non va verso una dispersione,  ma verso un luogo nel quale tutti si incontreranno, si capiranno, intesseranno rapporti reciproci, città salda, perché fondata sulla roccia, sulla vera fede; compatta poiché c’è unità, comunione, città che è anche il luogo di incontro con Dio, fondata sulla giustizia, sull’amore e sulla pace! Questo è anche l’impegno che la nostra comunità parrocchiale vuole portare avanti, costruire, edificare una città dell’amore.

Numerosi i  momenti aggregativi che hanno risvegliato il senso di appartenenza dei fedeli alla parrocchia intesa come la famiglia di famiglie. Significative sono state le Giornate Giubilari (Giubileo dei Papà, Giubileo dei Fidanzati, Giubileo delle Mamme, Giubileo delle Famiglie, Veterland: Settimana giubilare per i bambini ragazzi e adolescenti, il Giubileo dei Giovani, Il Giubileo degli Anziani, Giubileo dei Battezzati)delle giornate dove si è posto lo sguardo sulle figure fondamentali che compongono la Famiglia e su tutto ciò che ruota attorno alla dimensione famigliare.

Non solo le giornate Giubilari, ma soprattutto durante i periodi forti, Catechesi e testimonianze che ci hanno guidato e formato in questo periodo di grazia.

La Quaresima è stato il tempo liturgico per vivere l’Ascolto, la Missione, la Fede e la Riconciliazione in relazione alla vita familiare, per sottolineare la centralità della dimensione familiare all’interno della vita della comunità parrocchiale, attraverso testimonianze di laici e sacerdoti,  attraverso il Cineforum  che ha visto coinvolte le famiglie bisognose presenti nella nostra comunità parrocchiale.

La Tredicina a Sant’Antonio, patrono della nostra comunità parrocchiale, è stato un momento durante il quale abbiamo ospitato alcuni dei frati che hanno vissuto e guidato la nostra comunità parrocchiale nel corso degli anni, un modo per rendere grazie del loro operato e di guardare al futuro con la consapevolezza di pregare per le vocazioni.

Apicale è stata la Celebrazione Cittadina del Corpus Domini celebrata presso la nostra parrocchia, e alla quale ci si è preparati attraverso una lunga veglia notturna: “Notte di Fede” di preghiera e di Adorazione.

“Un Natale di Giubilo, bussa alla porta” è stato il nome del ricco programma che ci guidati per il tempo di Avvento affrontando con, catechesi e tavole rotonde, le tematiche riguardanti il Bene Comune, Etica e Legalità.

Domenica 1 Febbraio, è stata una domenica “diversa” dalle altre domeniche dell’anno, in questa domenica il Santissimo Sacramento è stato esposto e adorato nella nostra Chiesa parrocchiale per l’intera mattinata, mentre in serata l’intera Comunità parrocchiale in pellegrinaggio si è recata verso la chiesa Cattedrale.

Con il pellegrinaggio la comunità ha voluto ringraziare il Signore per quest’anno di grazia vissuto, ricco di momenti di preghiera di riflessione di festa e, esprimere la propria obbedienza alla Chiesa Madre  consapevoli del fatto che “non possiamo avere Dio per Padre se non abbiamo la Chiesa per Madre”. Obbedire alla Chiesa significa sentirsi suoi figli, suoi servi, significa vivere il Vangelo e conoscere, studiare i documenti pontifici,  le direttive del Santo Padre. Ci ha accompagnato lungo il cammino, la preghiera e la lode al Signore per il dono della Chiesa che si fa Madre consolatrice nella sofferenza per i più grandi , Madre Maestra che insegna e forma i suoi figli, una  Madre che orienta i  figli nelle scelte e infine una Madre che accarezza, che coccola i suoi figli più piccoli ovvero ragazzi e bambini .
Don Gianni Massaro, vicario Generale della diocesi di Andria,  ha accolto la nostra comunità sul sagrato della Chiesa Cattedrale, e  ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Durante l’omelia, don Gianni sottolineato l’importanza dell’anno giubilare che sicuramente non termina ma che dovrà proseguire in una nuovo tempo, il tempo della testimonianza di ciò che è stato vissuto: il Giubileo parrocchiale non è un punto di arrivo, ma una tappa, un momento di riflessione, da cui partire per trasmettere e testimoniare la fede.
La  celebrazione del due febbraio 2015 (71° anniversario di erezione della parrocchia, e Festa della Presentazione di Gesù al tempio) si è svolta con la benedizione delle Candele presso la casa di riposo San Giuseppe  dove una partecipata processione ha  raggiunto la nostra chiesa parrocchiale per la partecipazione alla Solenne Celebrazione Eucaristica.

Forte e sentita è stata l’omelia del parroco, fra Rocco Iacovelli che ha richiamato la nutrita assemblea ai doveri che una comunità deve avere e cioè essere una comunità accogliente, che accompagna, che sostiene, che corregge, che insegna, che si cura e santifica.  «La Parrocchia – ha sottolineato fra Rocco – agisce secondo l’unità e senza personalismi, la parrocchia è l’abito di Dio e noi dobbiamo impegnarci a indossarlo alla perfezione. Sicuramente Mons. di Donna non avrà scelto casualmente la data del 2 Febbraio come data di erezione della parrocchia, poiché in questo giorno, noi cristiani ricordiamo la festa della Luce, della Candelora e quindi è nostro interesse farci guidare sempre da questa luce».

A termine della Celebrazione, la comunità parrocchiale ha deciso di lasciare un segno tangibile ovvero quello di piantare un albero di Carruba a memoria di questo gioioso anno, su Piazza Santa Maria Vetere.

La serata si è conclusa con un bel momento di agape fraterna presso la sala San Francesco.

Piantumazione Albero di Carrubo in piazza Santa Maria Vetere

Di admin

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