Fra i tanti avvenimenti che hanno e stanno caratterizzando la vita della nostra Comunità parrocchiale negli ultimi tempi, merita senza dubbio d’essere sottolineato l’avvenuto restauro del settecentesco Organo Barocco, senza dubbio uno dei pochi nel suo genere esistenti nella nostra città e dintorni, almeno di quelli che se ne hanno notizie. In verità vi è un altro strumento con le stesse caratteristiche del nostro Organo, e precisamente nella Chiesa di S. Domenico, qui in città. Ma è in uno stato di abbandono totale, questo a testimoniare purtroppo la grande incuria e disinteresse che esiste per tale strumento nella nostra città.
Il nostro Organo dopo anni di abbandono e oblio dato dall’incuria ed anche dalla mancanza di interesse di giovani ad avvicinarsi alla musica organistica, eccolo ritornare alla luce e al suo antico splendore in tutta la sua bellezza architettonica e fonica, motivo di orgoglio per la nostra comunità. Un grazie particolare a quanti hanno lavorato per la realizzazione di questo importante restauro, specialmente alla Soprintendenza di Bari e al Maestro Pierpaolo BIGI, che con tanta competenza, passione e maestria, ha curato il restauro.

CENNI STORICI DELL’ORGANO

L’ Organo di chiaro stile Barocco fu costruito nel 1757 da organari artigiani pugliesi esistenti allora. Purtroppo mancano notizie certe sul costruttore del suddetto strumento. Ubicato sul portale dell’ingresso della Chiesa, l’Organo si presenta con sistema meccanico “cioè tastiera collegata direttamente col mobile” e dotato di un doppio sistema di ventilazione data dal mantice che è azionato sia manualmente che elettricamente. È fornito, inoltre, di dieci registri di base e un registro di cornamusa molto usato. È dotato di trenta tasti diatonici e venti cromatici, ed è particolarmente indicato per l’esecuzione di musica antica, in particolare quella del ‘700 italiano.

FUNZIONE PRIMARIA DELLO STRUMENTO PER LE CELEBRAZIONI LITURGICHE IN CHIESA

Come si sa l’organo ha una grande importanza nella vita della Chiesa, in quanto la sua funzione primaria deve essere quella di accompagnare i canti nelle liturgie a sostegno ai fedeli.

Non a caso, nella Chiesa cattolica, è l’unico strumento riconosciuto. Anche il nostro Organo assicura un tale servizio nelle varie celebrazioni liturgiche: messe, matrimoni, ecc.. Un recente Convegno liturgico regionale tenutosi ad Andria, il Prof. don Antonio Parisi docente del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, ha ribadito l’importanza del canto come espressione di lode a Dio e non come formi di esibizionismo personale. S. Agostino diceva “Chi canta prega due volte”.

IMPORTANZA DELL’ORGANO IN COMUNITÀ

Dopo aver illustrato in parte le caratteri stiche e le funzioni primarie dello strumento, mio augurio e quello della Comunità parrocchiale è quello di un maggiore coinvolgimento ed avvicinamento alla Musica Sacra ed in particolare all’Organo, per fini educativi, culturali, sociali e religiosi dei giovani e dell’inte­ra comunità parrocchiale e cittadina. Seguiranno senza dubbio iniziative cultu­rali e concerti di Organo, per dare una mag­giore crescita culturale e sociale ai giovani e al quartiere stesso. Un grazie particolare ancora ai Frati e alla Comunità.

Andria lì 13 Giugno 1990

Festa “San Antonio da Padova”

Nicola Prodon

Di admin

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