-Siate felici! -. E’ con questa esclamazione che è terminata la testimonianza di Fabio Salvatore, lo scrittore e regista di Castellaneta, per una sera ospite della Parrocchia di Santa Maria Vetere di Andria, lo scorso 28 novembre.
Ad accoglierlo una chiesa gremita di gente, ansiosa di sentir parlare un uomo che ha incontrato la sofferenza, che ha percorso strade di dolore e di malattia ma che grazie alla fede ha ritrovato e trovato l’amore, la pace e la Luce.
Racconta della sua vita in teatro, una vita a cui apparentemente nulla mancava. Sino a quando all’età di 21 anni un cancro alla tiroide decide di entrare a far parte della sua esistenza e di rivoluzionarla. Difficile da accettare e da combattere. Alle spalle però una famiglia ricca di amore e di forza, quella forza più robusta della sofferenza e forse ancor di più della morte.
Una morte, che sfiora Fabio ma raggiunge suo padre, Franco, in una fredda domenica mattina mentre si dirigeva alla loro villetta al mare per ultimare i lavori. Franco perde la vita travolto da un’auto di ragazzi che hanno trascorso la notte in discoteca.
-Ed è proprio quando si cade, che si può scoprire qualcosa di sé e si comincia a non avere paura – dice Fabio. Un nuovo cammino lo attende, tracciato dalla spiritualità, una strada che lo porta dritto ad Assisi a pregare sulla tomba di Francesco . In quel momento ha la consapevolezza di aver perdonato i responsabili della morte di suo padre.
Il messaggio è intenso, senza limiti. Molto spesso ci scagliamo contro qualcosa o qualcuno perdendo la capacità di apprezzare quanto di buono abbiamo ricevuto, il dono della vita per esempio. Un inno alla vita sì, alla lotta di quegli ostacoli (droga, alcool, malattie), a trascorrere i giorni nell’amore, a fidarsi di Lui. Dio si fida di noi in quanto ci ha donato quello che di più caro ha avuto, Suo Figlio e noi dobbiamo fidarci di Lui, dice Fabio, perché è Luce ed illumina ogni uomo.
Un forte applauso ed un sorriso compare sul volto di tutti i presenti.
E Gioia sia!
