Croce lignea

Il 25 Settembre 2015 in occasione dell’ apertura della novena a San Francesco d’ Assisi, viene benedetta ed esposta alla venerazione del popolo una Nuova Croce collocata sul Presbiterio.
Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica Mons. Nicola de Ruvo.

Fra le immagini sacre tiene il primo posto «la figura della preziosa Croce fonte della nostra salvezza», come quella che è simbolo ricapitolativo di tutto il mistero pasquale. Nessuna immagine è più cara al popolo cristiano, nessuna è più antica. Per mezzo della Santa Croce viene rappresentata la passione di Cristo e il suo trionfo sulla morte e nello stesso tempo, come i santi Padri ci hanno insegnato, viene annunziata la sua seconda venuta.
L’immagine della Croce non solo viene proposta all’adorazione dei fedeli nel Venerdì Santo e nella festa dell’Esaltazione il 14 settembre come il trofeo di Cristo e l’albero della vita, ma ha un posto eminente nella chiesa e viene posta davanti al popolo tutte le volte che esso si raduna per la celebrazione dei sacri riti così come vien posta in un luogo distinto anche nelle case di tutti i battezzati. Avuto riguardo alle diverse situazioni di tempo e di luogo, a buon diritto i fedeli cristiani erigono pubblicamente la Croce come testimonianza della loro fede e segno dell’amore che Dio ha per tutti gli uomini.
E’ anche opportuno, soprattutto quando si tratta della Croce che viene posta in un luogo di particolare importanza nella chiesa che al legno della Croce sia fissata anche l’immagine del corpo di Gesù Crocifisso. (dal Benedizionale del Rituale Romano)

La Croce a stilo in legno intagliato, è stata realizzata dal Maestro d’Arte Michele Divito di Cerignola, partendo dal Cristo in Cartapesta di scuola leccese. La tipologia della croce ricalca lo stile e la colorazione dell’alare maggiore della chiesa, ha alla base l’emblema dell’Ordine Francescano.
Sul piano iconografico va osservato la presenza sotto il Crocifisso di un teschio con due tibie incrociate. Il simbolismo così richiamato è quello della interpretazione di Cristo come Adamo novello, che porta l’umanità a nuova vita, ma si collega anche alla credenza, diffusa a partire dal medioevo, che la Croce fosse stata piantata proprio sopra la tomba del capostipite del genere umano, a significare il riscatto del peccato originale.

Mentre la Croce è di nuova fattura, il Cristo Crocifisso in cartapesta di scuola leccese è datato 1922 e firmato da un artigiano leccese Gallucci Giuseppe.

le foto della Celebrazione

Di admin

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