«Non amiamo a parole, ma con i fatti»: il messaggio di Papa Francesco per questa prima Giornata Mondiale dei Poveri, da lui fortemente voluta, richiama alla coerenza di pensiero e azione.A termine di questa prima giornata, che nella nostra parrocchia “Santa Maria Vetere” ha visto convolti numerosi fedeli che hanno fatto visita alle diverse povertà presenti nel nostro territorio parrocchiale dal 13 al 18 Novembre 2017, han fatto seguito le testimonianze che vi riportiamo qui di seguito


I° Testimonianza Salve, mi chiamo Nicla, Ho 47 anni e sono mamma di due splendidi ragazzi, vivo ad Andria e sono sposata da ben 25 anni. Lavoro da sempre con i bambini all’interno di scuole pubbliche e private. Il 13 novembre di quest’anno, in corrispondenza di una iniziativa parrocchiale denominata ” la settimana dei Poveri” mi sono recata con alcune mie amiche e fra Cristiano fautore di questa attività, presso una sede della Caritas ” Santa Maria Goretti” ad Andria, spinta emotivamente dalla curiosità e dal desiderio di provare questa nuova esperienza di cui avevo tanto sentito parlare.Il nostro compito era quello di preparare la cena per i bisognosi, ed è quello che abbiamo fatto; abbiamo collaborato con i volontari del centro e dopo aver predisposto il tutto ci hanno offerto la possibilità di poter distribuire il cibo.Durante la distribuzione del pasto, mentre io e le mie amiche eravamo intente alla somministrazione, si sono avvicinati un gruppo di ragazzini.. che potevano avere circa l’età di mio figlio che con infinita umiltà ci hanno chiesto se potevano avere ancora del pane.. Ed è proprio in quel momento che mi sono sentita pervadere da un’emozione così intensa che mi ha fatto addirittura commuovere.Quel semplice gesto mi ha fatto riflettere tanto sugli sprechi alimentari che noi facciamo e quanta poca importanza diamo nel insegnare ai nostri figli il valore delle cose semplici.Questa esperienza mi ha arricchita tanto, mi ha regalato emozioni e nuove consapevolezze e mi sento di consigliarla a tanti ma soprattutto ai giovani, così da renderli più consapevoli e responsabili e in grado di poter apprezzare quello che possiedono nella loro quotidianità.Saluto e ringrazio tutte le persone che mi hanno permesso di poter vivere questa notevole esperienza.Un ringraziamento particolare va a fare Cristiano, che possa sempre circondarsi di persone volenterose e disponibili nell’ aiutare il prossimo.Auguro a tutti Un santo è sereno Natale Nicla.

II° Testimonianza
In preparazione alla I Giornata Mondiale dei Poveri, celebratasi il 19 novembre u.s., seguendo l’invito di Papa Francesco ad uscire dalle sagrestie e dirigersi verso le periferie esistenziali, la mia comunità parrocchiale si è messa in cammino per andare incontro alle povertà che vivono nel nostro territorio e oltre: ammalati, famiglie disagiate, detenuti, extracomunitari.

Anch’io ho partecipato ad una di queste brevi, ma intense, “incursioni missionarie”, visitando, con un piccolo gruppo di parrocchiani, l’abitazione dei genitori di un detenuto agli arresti domiciliari, figlio, marito, e papà, e l’abitazione di una famiglia di ex detenuti, giovani sposi in condizione di disagio economico, ma con tanta voglia di riscatto e alla ricerca di nuove opportunità da dare a se stessi e ai figli che verranno.
Cosa mi ha colpito particolarmente di questi incontri? La loro “normalità”, il loro essere non solo tra noi, ma come noi, magari con un vissuto un po’ più complicato del mio, ma del tutto “normali”: stessa voglia di vivere, stesso desiderio di prendere e dare, stessa voglia di amare e donarsi, stessa dignità.
Una normalità che avvicina, una normalità che mi ricorda che i poveri non sono poi così lontani da noi, che la povertà è qualcosa che ci riguarda.

Rosa

Le mie sensazioni: nel malato che ho visitato e nella mia prima esperienza alla mensa “Santa Maria Goretti” ho sentito nel mio cuore che non vanno aiutati perché in loro cerco il volto di Gesù, ma perché in loro ho incontrato Gesù, che mi parlava, mi interrogava sulla mia esperienza concreta di vita attraverso la loro sofferenza, i loro bisogni, ma anche sulle loro certezze essenziali e le loro speranze…

Nietta

Una esperienza bellissima, quella della visita alle famiglie bisognose, condivisa con gioia con la Caritas parrocchiale, che mi ha spogliato del superfluo facendomi riassaporare nei piccoli gesti, il valore dell’essenzialità, circondata da tenerezza, accoglienza e umiltà che rafforzano in me la voglia di incontrare Gesù nel prossimo. “Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano di poveri, incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine” (dal msg di Papa Francesco per la prima giornata mondiale dei poveri). E’ attraverso il vangelo delle beatitudini riconoscendoci poveri ma beati che viviamo appieno le nostre povertà riconoscendole come grande segno di speranza.  

Anna Notarpietro

Di admin

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